Il mercato globale delle mele nel 2025 è sotto notevole pressione, ma i produttori europei dimostrano che anche nelle circostanze più difficili ci sono ancora opportunità di crescita. Le differenze regionali nei rendimenti, le condizioni climatiche estreme e i gusti in evoluzione dei consumatori stanno plasmando la dinamica del mercato in Europa.
Polonia: condizioni meteo sfavorevoli, ma crescita delle esportazioni
La Polonia, uno dei principali produttori di mele in Europa, sta affrontando un significativo calo della produzione a causa delle gelate e delle grandinate che si sono verificate ad aprile e maggio. Si stima che la produzione scenderà del 13,1%, raggiungendo i 3,4 milioni di tonnellate. Tuttavia, le prospettive di esportazione non sono così negative. La Polonia è riuscita a ripristinare le esportazioni verso l’Egitto grazie alla stabilizzazione della valuta egiziana e al miglioramento delle relazioni commerciali. I prezzi delle mele in Polonia sono aumentati questa stagione, raggiungendo i 69 euro per 100 kg a novembre, con un aumento significativo rispetto all’anno precedente. Inoltre, la produzione di succo di mela, in particolare il concentrato, è diminuita del 15% a causa dei rendimenti inferiori, ma il mercato dei succhi rimane relativamente stabile.
Italia: recupero e crescita biologica
L’Italia ha registrato notevoli progressi, con un aumento della produzione dell’8%, raggiungendo 2,35 milioni di tonnellate di mele nel 2024. La produzione di mele biologiche è aumentata del 13%, raggiungendo 189.993 tonnellate, il che è un segno positivo nel contesto della crescita globale della domanda di prodotti biologici. La quota delle mele biologiche nella produzione totale è salita all’8%. Nonostante le condizioni meteo sfavorevoli durante la stagione, in particolare per varietà come il Golden Delicious, l’Italia è riuscita a migliorare le vendite a dicembre, gettando le basi per un periodo positivo nel resto della stagione.
Austria: catastrofi naturali e tempi più difficili
In Austria la situazione è ben peggiore. La regione della Stiria, una delle principali aree di produzione di mele, ha subito perdite catastrofiche, con il 60% del raccolto danneggiato. Oltre alle difficoltà climatiche come gelate e grandinate, i rendimenti più bassi hanno portato a un aumento dei prezzi. In queste condizioni difficili, i produttori austriaci si sono concentrati sul mercato interno e sui principali partner commerciali all’estero. Questo ha portato a un approccio mirato alla distribuzione dei frutti, con una parte significativa delle mele destinata all’industria e una parte minore al mercato dei consumatori.
Svizzera: calo della domanda per le varietà biologiche
La Svizzera sta affrontando un calo della domanda di mele biologiche, una tendenza sempre più evidente tra settembre e novembre. I dati mostrano che le vendite di mele biologiche e il consumo sono diminuiti del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di una tendenza preoccupante, poiché la Svizzera ha tradizionalmente avuto una posizione forte nel mercato dei prodotti biologici. Sebbene il trend verso un’alimentazione più sana stia crescendo, sembra che i consumatori svizzeri si stiano orientando verso altri ortaggi e frutti.
Spagna: aumento dei prezzi, ma domanda stabile
In Spagna la situazione è diversa. Con un volume di offerta più basso sul mercato, i prezzi sono rimasti stabili e sono anche aumentati del 7,6% per la varietà Golden, mentre i prezzi per le varietà Gala e Fuji sono rimasti stabili o sono leggermente diminuiti. I produttori sono soddisfatti delle attuali condizioni, poiché i prezzi sono elevati, ma si trovano di fronte a una domanda limitata sul mercato interno, il che li spinge a concentrarsi maggiormente sui mercati di esportazione.
Germania: crescita continua e variazioni regionali
In Germania, il mercato delle mele rimane stabile, anche se ci sono variazioni regionali nella produzione. La Germania settentrionale sta affrontando un calo del 20-25% a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli, ma nel sud, intorno al Lago di Costanza, si registra un aumento del 13%. Il mercato rimane stabile e la domanda per varietà classiche come Elstar e Braeburn rimane forte. I prezzi sono rimasti stabili e una domanda costante in autunno e inverno mantiene l’equilibrio sul mercato.
Cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi?
Nel complesso, anche se il mercato europeo delle mele nel 2025 sta vivendo alti e bassi, le opportunità di esportazione rimangono solide e la domanda di alcune varietà continua a crescere. Nuove strategie e un focus sulle aree chiave di esportazione come l’Egitto, gli Stati Uniti e l’Asia dimostrano che i produttori europei di mele hanno ancora un grande potenziale. Tutto ciò dimostra che, nonostante le sfide, il mercato europeo delle mele rimarrà uno dei più importanti al mondo.