Belgio e Paesi Bassi fuori pericolo, ma in allerta Austria, Svizzera e Italia settentrionale
Mentre Belgio e Paesi Bassi sembrano aver evitato i peggiori effetti del gelo primaverile, la situazione nella regione alpina — in particolare in Austria, Svizzera e Italia del Nord — rimane delicata. Albicocche, ciliegie e pesche sono già in fiore o in fase di allegagione, risultando molto vulnerabili.
Austria: allerta precoce e interventi locali
In Stiria e Bassa Austria le temperature sono scese sotto i -2°C in più notti di aprile. Grazie alle allerte meteo, i produttori hanno attivato misure di protezione come bracieri, irrigazione antibrina e ventilatori. Nonostante ciò, fino al 30% del raccolto di albicocche potrebbe essere compromesso, soprattutto a quote più basse.
Svizzera: protezione delle varietà pregiate
Nel Canton Vallese sono state utilizzate tecnologie avanzate come i microirrigatori e le coperture per alberi. Secondo l’Ufficio federale dell’agricoltura, in alcune zone fino al 40% delle ciliegie precoci hanno subito danni. In Ticino, dove la fioritura dell’albicocco è già terminata, si monitora la situazione giorno per giorno.
Italia del Nord: preoccupazione in Trentino-Alto Adige
Nel Trentino-Alto Adige, che produce oltre il 60% delle mele italiane, si registrano i primi segni di danni da gelo. Le mele e le pere non sono ancora in fiore, ma le albicocche precoci nella Valle dell’Adige risultano già colpite. Le prime stime parlano di perdite tra il 20 e il 30%.
Sebbene parte dell’Europa occidentale sia stata risparmiata, l’area alpina rimane esposta al rischio. I frutticoltori di Austria, Svizzera e Italia settentrionale devono rimanere vigili per tutto aprile. Le tecnologie moderne aiutano a contenere i danni, ma un nuovo episodio di gelo potrebbe compromettere seriamente la produzione e il mercato europeo.